venerdì 22 novembre 2013

Fettuccine con Broccoli e Salsiccia

Un primo saporito e veloce, ma devo dire che gran parte del merito va alla pasta: fatta a mano con farina di grano duro leccese, sarebbe stata buona anche con solo un po' di olio!
No, non mi sono data agli impasti fatti a mano, devo ringraziare Antonio che ne ha fatta in quantità e me ne fatto graditissimo dono.

Fettuccine Broccoli e salsiccia

Tempo: 30 minuti

Ingredienti:

350 gr di fettuccine (non pasta all'uovo)
400 gr di broccolo
2 salsicce
1spicchio di aglio
Parmigiano o pecorino grattugiato qb
Olio evo
Peperoncino
Sale
Pepe a piacere

Preparazione:

Mettete una pentola con acqua sul fuoco, portate a bollore, salate e fate cuocere le fettuccine.

 Pulite e lavate i broccoli, asciugateli, dividete le cimette  e tagliate a pezzetti piccoli i gambi più teneri.

In un ampio tegame mettete unfilo di olio con lo spicchio di aglio e il peperoncino, scaldatelo per qualche minuto, togliete l'aglio e poi aggiungete le salsicce spellate e sbriciolate e fatele rosolare.

Non appena le salsicce sono ben rosolate toglietele e aggiungete il broccolo e fate cuocere, se necessario aggiungendo un po' di acqua, facendo attenzione che il broccolo non si sfaldi troppo.

Rimettete nel tegame con i broccoli la salsiccia rosolata, fate insaporire per qualche minuto, aggiustando di sale e pepe secondo i vostri gusti.

Non appena le fettuccine sono cotte scolatele, versatele nel tegame con il condimento e fatele insaporire per un paio di minuti.

Servite con una spolverata di parmigiano o pecorino grattugiato.

Buon Appetito!

 

 

mercoledì 13 novembre 2013

Kebab alla moda Svizzera

Questo è il mio secondo contributo per il contest organizzato da Teresa in collaborazione con Formaggi Svizzeri, la prima ricetta erano state le Tortine Sbrinz e Funghi.
A dire il vero è stata la prima idea che mi è venuta in mente, ma, tra una cosa e l'altra, l'ho realizzata solo qualche giorno e mi ci è voluto qualche altro giorno per preparare il post...
Il kebab (come anche la pita greca) è un panino ben farcito con verdure, carne e spezie, decisamente gustoso e soddisfa anche grandi appettiti, oltre a quella voglia di qualcosa di sfizioso che a volte ci (mi) prende.
Questa è una versione ugualmente appetitosa, ma più semplice.

Kebab alla moda svizzera

Tempo: 30 minuti

Ingredienti:

Panini tipo arabo (quelli mordibi che si tagliano formando una tasca), in numero sufficiente a sfamarvi, ma diciamo che le dosi sono per uno :)
gr 50 di petto di pollo a fettine sottili
qualche fettina di gruyere tagliata sottilmente (oppure gruyere grattugiato grosso)
qualche foglia di lattuga (o altra insalata simile)
mezzo pomodoro
un pizzico di spezie (ho usato Harissa Tunisia di Orodorienthe, ma potete sostituirla con della paprica)
Succo di limone
Olio Evo
Sale

A piacere salse (maionese, ketchup, senape)

Preparazione:

Appiattite con il batticarne le fettine di petto di pollo, tagliatele a striscioline e mettetele in una ciotola con le spezie, poco sale e il succo di limone. Coprite con la pellicola e lasciate insaporire 15 minuti almeno.

Pulite l'insalata e i pomodori, tagliate a fettine questi ultimi e a striscioline l'insalata, conditeli separatamente con poco sale e giusto un filino di olio.

Scaldate i panini in forno preriscaldato a 150° per 5 minuti.

Nel frattempo cuocete le striscioline di pollo sulla bistecchiera ben calda o su una piastra o padella antiaderente, basteranno 2 minuti di cottura.

Togliete i panini dal forno, tagliateli senza separare le due metà e farciteli con le verdure, il pollo e il formaggio gruyere. Con il calore del pane e del pollo il formaggio si fonderà, se non fosse sufficiente rimettete i panini in forno un paio di minuti.

Se volete potete accompagnare i panini con le salse maionese, senape, ketchup, salsa rosa ... secondo i vostri gusti.

Buon Street Food!

Con questa ricetta partecipo al contest di Peperoni e Patate Swiss Cheese Parade in collaborazione con Formaggi dalla Svizzera

Swiss Cheese Parade

domenica 10 novembre 2013

Zuppa di Orzo e una Contaminazione Orientale

L'autunno è decisamente arrivato, le giornate si sono notevolmente accorciate (merito anche del ritorno all'ora solare), le temperature si sono abbassate e con l'approssimarsi dell'inverno non potrà che fare sempre più freddo e una calda zuppa a cena per me è l'ideale. Certo, non deve essere sempre "la solita minestra", ma a volte basta davvero poco per dare un tocco diverso a un piatto che può essere ordinario. L'aggiunta del miso e di un trito di erbe aromatiche dà un sapore particolare e davvero gradevole alla classica zuppa di orzo.

E parlando di miso (condimento tipico della cucina tradizionale giapponese) abbinato a una ricetta della cucina italiana non che che venire in mente una contaminazione per cui, tanto per cambiare, eccomi all'ultimo momento con la ricetta per il contest di Vaty (ed è iniziato ben 2 mesi fa!!!). Questa volta, però, non è stata colpa solo del poco tempo: ho visto ricette stupende, creative e ben presentate e mi sono sentita particolarmente "Cenerentola" o, meglio "il brutto antroccolo", data la mia ormai notoria scarsa fantasia e creatività, nonchè poca pazienza (niente) per preparare set fotografici, ritoccare foto e annessi e connessi.
Tant'è che questa zuppa è qui da almeno 20 giorni, in attesa di qualche idea più creativa che non è arrivata.
Non partecipo a molti contest, raccolte e simili, partecipo solo a quelli che mi piacciono, che mi sono in qualche modo di stimolo e che ci siano premi o no la cosa non riveste per me alcuna importanza.
Per cui ecco il mio contributo Vaty :)

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Tempo: 45 minuti

Ingredienti:

200 gr di orzo a cottura rapida (se usate l'orzomondo vi servirà almeno il doppio del tempo)
1 carota media
1 scalogno
1 costa di sedano
1 litro abbondante di brodo vegetale (io con il dado vegetale casalingo)
2-3 cucchiai di fiocchi di piselli
1 cucchiaio abbondante di miso di orzo (potete metterne di più o di meno, seguite i vostri gusti)
1 mazzetto di erbe aromatiche (timo, origano, erba cipollina, basilico). In mancanza potete usare quelle secche
Sale integrale qb
Olio Extrevergine di Oliva

Preparazione:

Preparate il brodo vegetale secondo le vostre abitudini.

In una capiente pentola mettete un  filo di olio, aggiungete lo scalogno, la carota e il sedano tritati finemente e fateli appassire, aggiungendo un paio di cucchiai di acqua in modo da avere un soffritto leggero.

Aggiungete l'orzo, fate insaporire un minuto e versate il brodo caldo, tenendone da parte un mestolo per sciogliere il miso. Sulla quantità esatta di brodo regolatevi secondo i vostri gusti: più o meno brodo, a seconda che vi piaccia una zuppa più o meno "brodosa". Magari fatene un po' di più in modo da poterlo aggiungere se vi sembra che la zuppa si asciughi troppo.

Se usate l'orzo a cottura rapida dopo circa 5 minuti aggiungete i fiocchi di piselli, se invece avete optato per l'orzomondo aggiungeteli a 10-15 minuti dalla fine della cottura.

Mettete il miso in una tazza, aggiungete un mestolo di brodo caldo e mescolate avendo cura di farlo sciogliere bene: si formerà una cremina scura e molto saporita. Tenete il miso da parte, andrò aggiunto all'ultimo momento dopo aver spento il fuco in modo da mantenere quanto più possibile integri gli elementi nutritivi.

Fintanto che si completa la cottura lavate, asciugate e tritate le erbe aromatiche.

Non appena la zuppa è pronta spegnete il fuoco, aggiungete la crema di miso e mescolate per amalgamare gli ingredienti. Se ritenete che sia ancora insipida per i vostri gusti regolate di sale, ma fatelo solo alla fine: il miso è molto saporito e se avete salato un po' il brodo la sapidità dovrebbe essere quasi giusta (è anche vero che io sono "indietro" di sale, per cui non sono molto affidabile da questo punto di vista :) ).

Mettete nei piatti la zuppa, aggiungete un filo di olio extravergine di oliva crudo e il trito di erbe aromatiche e buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest di Vaty

Contaminazioni

lunedì 28 ottobre 2013

Spezzatino di Soia con Verdure

Ed eccomi alla mia prima sperimentazione in assoluto con la soia: devo dire che il risultato non mi è per niente dispiaciuto, anzi. Di solito quando sperimento qualcosa per la prima volta ci trovo un sacco di difetti, stavolta non è stato così: lo ha mangiato persino mia figlia che non è così semplice da accontentare.
Il fatto che i bocconcini di soia abbiano un gusto praticamente neutro aiuta molto a sbizzarrirsi con la fantasia e per me che adoro le spezie è un gran vantaggio.
Per quanto riguarda la consistenza, che avevo sentito dire essere gommosa, plasticosa e simili, non mi ha per niente dato quell'impressione: trovo molto più gommoso un noto formaggio rotondo, piatto, fatto a forma di disco.
L'unica cosa è che per i miei gusti la soia è un po' troppo morbida, devo verificare se dipened dalla cottura, dal modo di reidratazione dei bocconcini o se è proprio così.
Al prossimo esperimento vi aggiorno.

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Tempo: un'ora circa

Ingredienti (per 2 persone):

gr 100 circa di bocconcini di soia
1 scalogno (o un quarto di cipolla)
2 carote media
2 patate
gr 100 di piselli sgusciati (ho usato quelli surgelati)
gr 100 di passata di pomodoro
3-4 cucchiai di tamari
1 cucchiaino bello colmo di Curry Verde (Orodorienthe)
Olio Extravergine di Oliva
sale qb

Preparazione:

Per prima cosa mettete a reidratare i bocconcini di soia seguendo le indicazioni della confezione (15 minuti in acqua bollente o brodo quella della mia, ma voglio provare qualche altro sistema.

Affettate sottilmente lo scalogno e mettetelo ad appassire con l'olio evo, aggiungete le carote tagliate a rondelle non troppo sottili e le patate a pezzetti.

Fate saltare il tutto per qiualche minuto, poi aggiungete 3-4 cucchiai di tamari e lasciate insaporire 5 minuti, aggiungete anche la salsa di pomodoro.

Nel frattempo i bocconcini di soia saranno reidratati, scolateli e asciugateli bene e aggiungeteli agli altri ingredienti.

Aggiungete anche i piselli e fate cuocere a fuoco dolce per circa 20-30 minuti, insaporendo con un bel pizzicone di curry verde (o altra spezia a vostro gusto paprica, peperoncino...). Se necessario perchè vedete che il tutto si asciuga troppo aggiungete un po' di acqua calda o brodo vegetale.

Per quanto riguarda il sale io non ne ho aggiunto, casomai preferisco aumentare un po' le spezie e/o il tamari, ma voi regolatevi secondo il vostro gusto.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta de La Cucina della Capra

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martedì 22 ottobre 2013

Tortine Sbrinz e Funghi per Swiss Cheese Parade

Quando ho visto questo contest organizzato da Teresa mi sono detta: non posso non partecipare! Formaggi + Street Food: un binomio che per me è l'emblema del comfort food (e non mi si venga a parlare di colesterolo ecc. ecc., ci sono cose che sono più dannose di un po' di buon formaggio :D).

Idee me ne sono venute millemila, ma devo fare i conti con la mia scarsa manualità per cui le mie composizioni saranno molto semplici, nell'esecuzione e nella presentazione.
Per la preparazione mi sono ispirata ad alcuni semplici concetti: 
- deve esserci il formaggio (ovvio, no?) che dà la componente proteica, ma ci deve essere anche della verdura (comfort food sì, ma non junk food!) e, se mi ci riesce, anche qualche carboidrato;
- non devono essere troppo "pesanti" per la digestione: se si è in giro per lavoro o per diletto e si opta per uno street food mica è per trovarsi distesi sulla prima panchina perchè non ci si muove più! :D
- riassumendo vorrei che le mie preparazioni fossero dei mini-pasti o delle merende, più che appetizers o simili.
Ci riuscirò? Spero di sì. Intanto comincio con questa merenda.

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Tempo: 40 minuti + un'ora (circa) per pulire e preparare i funghi, se non li avete già pronti

Ingredienti:

gr 250 di ricotta
gr 150 (circa) di sbrinz
qualche cucchiaio di funghi trifolati (li avevo preparati come contorno)
1 uovo
1 cucchiaio di farina tipo 2
sale e pepe qb

Preparazione:

Per prima cosa, se non li avete già pronti, preparate i funghi trifolati. Ho utilizzato un misto di gallinacci (finferli), pioppini e porcini. Pulite i funghi e affettateli, mettete un filo di olio in un tegame con uno spicchio di aglio, fatelo imbiondire e toglietelo. Aggiungete i funghi e portateli a cottura, aggiungendo del prezzemolo tritato e sale e pepe secondo i vostri gusti.

In una ciotola mettete la ricotta , lo sbrinz grattugiato grossolanamente (ho usato la grattugia a fori larghi) e l'uovo e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Salate con moderazione, visto che lo sbrinz è saporito .

Aggiungete un cucchiaio di farina: può essere necessario aggiungerne un po' di più o di meno, dipende dalla consistenza dell'impasto (la ricotta più o meno morbida, l'uovo più o meno grande) fino ad ottenere la consistenza di un purè denso.

Aggiungete i funghi, tenendone da parte qualcuno per la decorazione.

Prendete una teglia o degli stampini da muffin (o da crostatine, l'importante è che siano monoporzione) e riempiteli per 3/4 con il composto a base di sbrinz, ricotta e funghi. Ho utilizzato degli atampi in silicone, se usate quelli in ceramica o metallo foderateli con carta forno per non far attaccare le tortine

Sopra ogni tortina mettete un pezzetto di fungo.

Mettete la teglia in forno preriscaldato a 170-180° e fate cuocere per 15/20 minuti (dipende dal forno e dalla grandezza delle tortine).

Quando sono pronte sfornatele, lasciatele intiepire e gustate. Buona merenda!

 

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Con questa ricetta partecipo a Swiss Cheese Parade di Teresa in collaborazione con Formaggi dalla Svizzera

Swiss Cheese Parade

lunedì 21 ottobre 2013

Pesto con Pomodori Secchi (Pesto per Lia)

Ecco con una nuova sperimentazione di pesti, salse C.
Questo pesto l'ho fatto pensando a Lia, a quello che può e non può mangiare, a quello che le piace e a quello che piace a noi :). Se abitasse vicino a casa mia gliene avrei portato un vasetto per sentire il suo responso, ma visto che così non è non le resta che aspettare l'occasione buona e venirmi a trovare :D.

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Tempo: 15 minuti

Ingredienti:

1 panetto di Tofu (gr 125/150 circa)
150 gr di olive verdi
10-15 pomodori secchi
70 gr di nocciole piemonte (per Lia mandorle)
Erbe aromatiche a piacere (io miscela di erbe greche di Orodorienthe)
Olio evo qb

Preparazione:

Questo paragrafo lo potrei anche saltare: mettete tutto nel mixer e frullate, aggiustando la consistenza con l'olio evo a seconda dei vostri gusti.
L'ho lasciato piuttosto consistente perchè spalmato sui crostini mi piace così, se vi piace più morbido aggiungete un po' di olio; se volete usarlo con la pasta aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura.

Le dosi sono indicative: potete diminuire o aumentare un ingrediente a seconda dei vostri gusti.

Il sale non l'ho messo perchè secondo me il tutto ha già la giusta sapidità.

 

Con questa ricetta partecipo alla raccolta de La Cucina della Capra

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lunedì 14 ottobre 2013

Baba Ganoush (o babaganoush)

In questo periodo sto sperimentando salsine, pesti & C. (forse a qualcuno era venuto il sospetto!?).
Oggi è la volta del (o della?) baba ganoush (o babaganoush tutto attaccato? l'ho trovato in entrambe le versioni) , una salsa a base di melanzane. La ricetta me l'ha data via mail una lettrice che mi scriveva dal Brasile per commentare il mio pesto alle melanzane e raccontandomi che lei ne preparava una sulla base dello stesso principio, ma totalmente diversa. Inutile dirvi che già dal nome mi aveva affascinato, ma tra una cosa e l'altra (incluso l'anno di pigrite acuta) ho sempre rinviato il momento di sperimentare il babaganoush.
Anche questa salsa è ottima sul pane, ma va bene anche come salsa da pinzimonio da gustare con le verdure crude (come la tapenade

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Tempo: circa un'ora

Ingredienti:

gr 600 di Melanzane (ho usato una violetta tonda)
2 cucchiai di tahine (salsa a base di sesamo, si usa anche per l'hummus)
1 Limone (il succo)
1 spicchio di aglio (io non l'ho messo)
1 foglio di alga nori (facoltativo)
Olio evo qb
Prezzemolo
Sale
Pepe

Preparazione:

Per prima cosa fate cuocere le melanzane: potete o metterle in forno a 180°-200° e lasciarle lì fino a che diventano morbide (circa un'ora, un'ora e mezza) o usare il mio metodo alternativo veloce: praticate dei tagli lungo la melanzana, avvolgetela in carta stagnola e fatela cuocere su una piastra sul fornello. La carta stagnola diffonde uniformemente il calore e in circa 30 minuti la melanzana è cotta (vi ricordo che la mia era un'unica melanzana da circa 600 gr!). Abbiate solo l'accortezza di lasciare un piccolo sfiato in alto per far uscire il vapore.

Quando la melanzana sarà ben cotto (pungendola con i rebbi di una forchetta non dovete trovare resistenza) togliete delicatamente la polpa con un cucchiaio, lasciatela raffreddare e mettete la polpa nel mixer (o in un frullatore) insieme alla tahine, al succo di limone filtrato, un filo di olio evo, al prezzemolo spezzettato, allo spicchio d'aglio (se volete) e all'alga nori tagliata a pezzetti (anche questa facoltaviva).

Frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea, anche piuttosto grossolana se preferite.

Alla fine aggiustate di sale e pepe e buon appetito!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta de La Cucina della Capra

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giovedì 10 ottobre 2013

Tapenade

La tapenade è una tipica salsa provenzale a base di capperi, olive e acciughe. E' ottima spalmata su dei crostini o del pane integrale, ma anche per accompagnare delle verdure crude, diventando una sorta di pinzimonio.
E' anche una base saporita per preparare sughi per la pasta o per integrarli: in questo caso deve, ovviamente essere più mordiba. Se la usate da sola potete aggiungere qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta, ma senza scaldarla in padella. Potete anche condire la pasta o il riso on del burro e aggiungere qualche cucchiaio di tapenade.
In alcune versione è presente l'aglio, ma ho preferito ometterlo.
Ho aggiunto un foglio di alga nori (quella che si usa per il sushi giapponese) e vi assicuro che nessuno se ne è accorto e ha protestato :).
Le alghe hanno molteplici qualità benefiche e sono molto usate nella cucina orientale.
Alcune hanno un sapore più forte, altre più delicato, ma imparando ad inserirle ogni tanto nella nostra dieta occidentale possiamo trarne molti benefici, senza per forza dover rinunciare ai gusti ai quali siamo abituati (anche se, secondo me, fa solo bene essere aperti e disponibili a sperimentare).
Magari delle alghe parlerò in un prossimo post.

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Tempo: 30 minuti

Ingredienti:

150 gr di olive nere snocciolate
3-4 cucchiai di capperi sottaceto
10-12 filetti di acciuga sott'olio
il succo di mezzo limone
1 foglio di alga nori
Olio di oliva extravergine qb
Pepe a piacere

Preparazione:

Mettete nel bicchiere del mixer o del frullatore tutti gli ingredienti, escluso l'olio, spezzettando le acciughe e tagliando a pezzetti l'alga nori (non serve metterla a bagno per questo uso, ma se volete potete metterla qualche minuto in acqua fredda e poi strizzarla bene prima di metterla insieme agli altri ingredienti).

Impostate il mixer prima a bassa velocità, aggiungendo a filo l'olio, poi quando gli ingredienti saranno sminuzzati, frullate per qualche minuto ad alta velocità fino ad ottenere una crema piuttosto omogenea e corposa.

Regolate la densità della tapenade con l'olio, secondo i vostri gusti.

Ecco pronta una squisita salsa per accompagnare verdure, crostini e quello che la fantasia vi suggerisce!.

La salsa tapenade si conserva per alcuni giorni in frigorifero, dentro ad un barattolo ermetico (meglio se di vetro) coperta con un filo do olio.

lunedì 7 ottobre 2013

Caponata di Melanzane

La caponata di melanzane è un classico contorno siciliano. Avevo già provato a prepararla utilizzando una ricetta trovata in rete, ma il risultato non mi aveva per niente soddisfatto, così non l'ho più fatta.
Fino a quando Adele ha provveduto a pubblicare la sua versione nel suo blog e, dato che le ricette di Adele mi sono sempre riuscite perfettamente, ci ho riprovato :). Il risultato? Ottimo! Tant'è che ne è rimasta solo un pochino per fare una foto il giorno dopo. Il colore è diventato più scuro, penso sia dovuto alle olive nere e allo zucchero di canna integrale che ho utilizzato, ma malgrado la foto decisamente brutta vi assicuro che la caponata era buonissima!

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Tempo: 1 ora

Ingredienti:

2  melanzane lunghe piuttosto grandi (circa 500 gr)
300 gr Polpa di pomodoro
1 Cipolla rossa
3-4 coste di sedano (le mie erano piuttosto grandi)
2 Cucchiai di capperi
80 gr di olive nere denocciolate
80 gr di olive verdi denocciolate
2 cucchiai di zucchero (ho usato zucchero di canna integrale)
Mezzo bicchiere scarso di aceto di mele
Sale e olio qb

Preparazione:

 Per prima cosa tagliate a cubetti le melenzane, mettetele in uno scolapasta, salatele leggermente e lasciatele a perdere l'amaro (operazine che io non faccio praticamente mai per cheè non trovo le melanzane così amare :) )

Nel frattempo mettete a scaldare in una pentola dell'acqua e, in attesa che bolla, tagliate a tocchetti il sedano (più o meno pezetti grandi come i cubetti di melanzane).

Friggete le melanzane in abbondante olio e fatele scolare su un foglio di carta da fritti (o cucina o quello che volete) per togliere l'olio in eccesso.

Versiate il sedano nell'acquaportata a bollore, lasciate sbollentare qualche minuto (deve restare croccante), scolatelo e tenetelo da parte.

In un largo tegame mettete un filo di olio e fate appassire la cipolla affettata sottilmente, aggiungete poi le olive, i capperi, la salsa di pomodoro il sedano e le melanzane e aggiustate di sale secondo i vostri gusti.

Fate rosolare e insaporire il tutto per un paio di minuti, aggiungete lo zucchero e sfumate con il mezzo bicchiere di aceto.

Proseguite la cottura a fiamma vivace per Cuociamo a fiamma vivace ancora per qualche minuto finchè l'aceto sarà ben evaporato e lasciate intiepidire o raffreddare.

Confermo che il giorno dopo è ancora più buona :)

 

Con questa ricetta partecipo alla raccolta de La Cucina della Capra

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mercoledì 2 ottobre 2013

Zuppa ai Cinque Cereali e Funghi

E finalmente l'autunno è arrivato, con i suoi colori caldi e cangianti, la temperatura mite, le serate che si accorgiano e danno un motivo in più per rincasare presto, preparare una buona zuppa e via sul divano con un bel libro (dopo aver sbrigato le incombenze domestiche :( ).
L'autunno è la stagione che, insieme alla primavera, mi piace di più:
- in inverno fa troppo freddo, in estate fa troppo caldo e con il clima umido che c'è qui vi assicuro che ci si difende poco e male sia dall'uno che dall'altro;
- in nessuna altra stagione si possono incontrare cosi tanti cambiamenti, la natura che si risveglia (vi ricordate i merli che hanno nidificato sul mio terrazzino?) o che si prepara per il lungo sonno invernale;
- e poi in autunno sono nata io, che per me non è poco, nel bene e nel male.

Questa zuppa dal tipico sapore autunnale l'ho preparata in mezz'ora, tutto compreso.
Ho utilizzato le confezione ci cereali integrali bio a cottura rapida (c'è scritto 10 minuti, ma non fidatevi, ne servono almeno altri 5) e per preparare il brodo ho utilizzato l'acqua di ammollo dei funghi secchi (ne avevo parecchia perchè ho riutillizato anche quella di avanzo dei funghi ammollati il giorni prima e utilizzati per un'altra preparazione - previdente!)

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Tempo: 30 minuti

Ingredienti:

1 confezione di cereali misti integrali (riso thai - riso thai rosso- avena - orzo - farro), mi raccomando se usate gli integrali assicuratevi che siano biologici
700 ml circa di brodo: l'ho preparato utilizzando, dopo averla filtrata, l'acqua di ammollo dei funghi secchi e un cucchiaio di miso
 scaologno piccolo
Olio extravergine di oliva qb
1 cucchiaio di miso (per il brodo)
erbe aromatiche a piacere

Preparazione:

Per prima cosa mettere ad ammollare i funghi secchi in una ciotola con dell'acqua tiepida.

In una pentola a bordi alti mettete un filo di olio con lo scalogno affettato sottilmente e fatelo appassire.

Aggiungete i funghi ammollati e ben strizzati, tagliandoli a pezzetti se necessario, e fateli cuocere qualche minuto.

Nel frattempo in un.altra pentola portate a bollore l'acqua utilizzata per i funghi filtrandola con un colino a maglie fitte, meglio se ricoperto con una garza, aggiungete se necessario dell'altra acqua e il cucchiaio di miso.

Quando il brodo sarà pronto (sarà sufficiente che il miso si sciolga) versatelo nella pentola con i  funghi, aggiungete i cereali integrali misti e portate a cottura (15-20 minuti, dipende da quanto al dente vi piacciono e da quanto brodosa vi piace la zuppa).

In questo caso, dato che le cose "brodose" non sono le preferite dai miei commensali, ho lasciato asciugare parecchio il brodo, ne è uscito quasi un risotto.

Per dare una nota caretteristica in più una volta impiattato ho aggiunto delle erbe aromatiche fresche tagliuzzate al momento (timo, maggiorana, erba cipollina)

Come avrete notato gli ingredienti sono pochissimi, non ho aggiunto altro sale perchè secondo me il tutto aveva già il giusto punto di sapidità. Inoltre il sale secondo me copre i sapori anzichè valorizzarli.

Buon Autunno!  

 

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lunedì 30 settembre 2013

Porridge per Colazione (la mia)

Da tempo cercavo la mia colazione perfetta, che possa andar bene tutto l'anno, non solo quando si è in vacanza e si ha più tempo.
Inoltre mi deve permettere di arrivare a pranzo senza il famigerato buco nello stomaco, deve essere golosa (che per me equivale ad avere un nota di cioccolato) e veloce da preparare.
Indubbiamente cappuccino e brioches hanno molte di queste caratteristiche, ma a pranzo arrivo con una fame da sbranare un orso!
Ho pensato allora di avventurarmi nella preparazione del porridge, di cui ho sempre sentito parlare un gran bene, quello che non mi convinceva era l'aspetto e altre due o tre cosine.
Così sono arrivata al mia versione che in una ciotola racchiude tutto ciò che volevo.

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Tempo: 10 minuti

ingredienti:

200 ml di latte di avena (o quello che volete)
2-3 cucchiai di fiocchi di avena (circa 20-25 grammi)
1 pizzico di sale marino integrale
1 cucchiaino di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 cucchiai di frutta secca mista (noci, nocciole, uvetta o quello che volete)
1 pizzico di zenzero in polvere (o cannella)

Preparazione:

mettete in un pentolino il latte di aveva e portate a Bollore con un pizzico di sale.
Aggiungete i fiocchi di avena e fate cuocere per 3-5 minuti (dipende se li volete più o meno consistenti e più o meno densi).
Poco prima di di spegnere aggiungere lo zucchero e il cacao amaro e mescolate bene.
Spegnere e lasciare riposare e intiepidire per una decina di minuti (praticamente il tempo di farvi la doccia).
Mettete in una ciotola, aggiungete la frutta secca spezzettata e il pizzico di zenzero.
Ecco pronta la vostra colazione energetica e golosa!

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Con questa ricetta partecipo alla raccolta de La Cucina della Capra

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martedì 24 settembre 2013

Gnocchi di Ricotta

Gnocchi di Ricotta
Girovagando per il web molti mesi fa ho visto un bel contest, Colors & Food. Mi ha subito messo la voglia di partecipare, ma, visto l’anno di pigrite che mi è presa, mi sono ritrovata a settembre a farci un serio pensierino. Arrivo sul fil di lana, visto che scade domani, ma i colori del mese (giallo e rosso) sono un degno saluto all’estate che ormai ha lasciato il passo all’autunno. L’altro ingrediente che doveva essere presente era l’uovo (che è abbastanza facile da infilare un po’ dappertutto :) )

Come sempre l’esecuzione è molto semplice, gli ingredienti quelli che per lo più popolano le nostre cucine e il tempo per preparare questi gnocchi piuttosto contenuto.

I miei gnocchi non sono per niente regolari, voi farete sicuramente di meglio. Per fortuna, come tutti gli gnocchi, per sapere quando sono cotti basta vedere quando vengono a galla, per cui l’irregolarità delle dimensioni e delle forme non influisce sul risultato :D (sono quella che non tira una riga diritta nemmeno con la riga….)

gnocchi di ricotta

Tempo: 45 minuti

Ingredienti:

Per gli gnocchi

gr 300 di ricotta
gr 150 di pane raffermo
Un uovo
Parmigiano grattugiato
latte qb
farina 00 qb (o farina di riso o di farro o…)
1 cucchiaino da tea di curcuma (anche abbondante, se piace o meno e potete ometterlo)
Sale

Per il sugo

Gr 500 di pomodorini datterino
1 scalogno
Un bel mazzetto di basilico
Olio extravergine di oliva
Sale qb

Preparazione:

Cominciamo dal sugo.
In un tegame mettete un filo di olio evo e lo scalogno tritato finemente. Non appena è appassito aggiungete i pomodorini: alcuni li ho tagliati a metà per fare più sughetto, altri li ho lasciati interi
.
Fateli saltare un paio di minuti, poi aggiungete il basilico e abbassate la fiamma lasciandoli cuocere per circa 30 minuti. Alla fine aggiustate di sale.

In una ciotola mettete il pane ad ammollare con il latte per una decina di minuti.

Nel frattempo in un’altra ciotola lavorate la ricotta fino a ridurla in crema, aggiungete un pizzico di sale, la curcuma, l’uovo e il pane ben strizzato.

Mescolate bene il tutto e, se il composto è troppo morbido, aggiungete della farina, se dovesse essere troppo solido aggiungete un po’ di latte (potete aggiungere il latte anche se vi accorgete di aver messo troppa farina).

Quando tutto è ben amalgamato cominciate a formare gli gnocchi di ricotta, aiutandovi con due cucchiaini.

Versateli nella pentola con l’acqua salata che avete precedentemente portato a bollore e scolateli quando vengono a galla. Per comodità mano a mano che si cuocevano li ho scolati e messi in un colapasta, poi li ho passati tutti insieme nel tegame con il sugo ai pomodorini e ho lasciato insaporire per qualche minuto.

Impiattate e servite a piacere con del parmigiano grattugiato.

Ricapitolando:
- Il colore rosso c’è;
- Il giallo pure;
- E anche l’uovo è presente.

Con questa ricetta partecipo a Colors & Food (Settembre):

Colors & Food

lunedì 23 settembre 2013

Pomodori al Forno con Erbe Aromatiche

Pomodori al forno, versione rivisitata dei pomodori al gratin per la raccolta di ricette vegane di La Cucine della Capra.

Devo dire che in questa iniziativa non sono stata così costante come mi ero ripromessa    :(  e, se proprio devo dirla tutta, non è che sia stata nemmeno così costante con tutto il resto del blog, non solo con gli appuntamenti del lunedì.

Ma si sa, a volte si passano periodi un po’ così e il blog per me è uno spazio mio: non sento la necessità di essere costante o “a tema” a tutti costi per avere più visite, visibilità ecc.ecc.

In compenso la scarsa voglia di scrivere nel mio (di blog) mi ha lasciato tempo per sbirciare nei blog altrui e devo dire che ne ho trovati di molto carini, di molto umani e che trasmettono uno spirito molto diverso da quello a cui ero abituata (parlo della vecchia piattaforma).

Come sapete non mi dilungo spesso in considerazioni personali, ho la mia piccola “bubble” dove me sto rincantucciata, ma mai dire mai: potrebbe anche essere la “bubble” si ingrandisca :)

Ma ora veniamo alla ricetta, basta chiacchiere.

pomodori al forno

Tempo: 45 minuti

Ingredienti:

Le dosi sono indicative, potete aumentare o diminuire un ingrediente a secondo dei vostri gusti.
Pomodori maturi non molto grandi (i ciliegino vanno benissimo)
3 cucchiai abbondanti di olive taggiasche denocciolate
2 cucchiai di capperi
un bel mazzetto di erbe aromatiche (per me origano, timo, maggiorana, prezzemolo freschi)
2-3 cucchiai di pane grattato
Olio Extravergine di Oliva qb
Sale qb
Preparazione:

Tagliate a metà i pomodori, svuotateli dai semi e metteteli in un colapasta con la parte tagliata rivolta in giù e lasciateli a perdere l’acqua in eccesso finchè preseguite con la preparazione.

Accendete il forno a 170°, quando i pomodori saranno pronti lui sarà bello caldo e potrete infornarli subito.

Tritate finemente le olive taggiasche, i capperi e il mazzetto di erbe aromatiche, trasferite il trito in una ciotola.

Aggiungete 2 o 3 cucchiai di pane grattato (non tropo, il pane deve solo dare un po’ di consistenza al composto) e un filo di olio evo, sufficiente a inumidire il tutto, ma senza che diventi troppo untuoso.

Recuperate i pomodori dallo scolapasta, metteteli in un pirofila o direttamente sulla piastra del forno ricoperta con un foglio di carta forno, salateli leggermente all’interno e riempiteli con il composto aromatico.

Mettete la teglia con i pomodori in forno e lasciate cuocere fino a che saranno diventati morbidi (ci vorranno da 20 ai 30 minuti, dipende dai pomodori e dal forno  ).
Sfornate e servite: sono buoni caldi, ottimi tiepidi e anche freddi non sono per niente male

Buon lunedi!

pomodori al forno2

 con questa ricetta partecipo all raccolta

100% Vegetal Monday

giovedì 12 settembre 2013

Egg Muffins

Egg Muffins, ovvero la frittata che cambia forma. Gli Egg Muffins sono una frittata cotta al forno utilizzando gli stampini da muffin. Sono sofficissimi e la forma particolare li rende adatti anche per un buffet o per un aperitivo. Con un costo decisamente contenuto e in poco tempo stupirete i vostri commensali :)

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Tempo: 30 minuti

Ingredienti:

8 uova
100 ml di panna
5-6 cucchiai di parmigiano grattugiato
2-3 cucchiai di erbe aromatiche tritate (basilico, erba cipollina, timo)
Pancetta affumicata a fette sottili
sale

Preparazione:

Per prima cosa accendete il forno a 180°, così sarà già caldo quando il composto per gli egg muffins sarà pronto.

In una ciotola rompete le uova, aggiungete la panna, il parmigiano e le erbe aromatiche tritate e il sale. Sbattete il tutto con una forchetta amalgamando bene gli ingredienti.

Prendete degli stampini  da muffins (o una teglia) e foderateli con la pancetta affumicata: non è necessario imburrarli perchè la pancetta rilascerà il grasso in cottura e i vostri egg muffin non si attaccheranno.

Chi invece preferisse una versione vegetariana dovrà imburrare gli stampini o foderarli con carta forno o usare quelli in silicone.

Suddividete il composto negli stampini riempiendoli fino a poco più di 3/4 e infornate per circa 15 minuti (dipende dalla grandezza degli stampini).

Con queste dosi me ne sono usciti 12, usando gli stampini da crem-caramel.

A cottura ultimata togliete delicatamente gli egg muffins dagli stampini e serviteli su un letto di misticanza.

Se preferite servirli come finger food vi consiglio di usare stampini più piccoli, ovviamente ricaverete un numero maggiore di egg muffins.

Le varianti che si possono preparare sono innumerevoli, proprio come per le frittate, basta dar spazio alla fantasia!

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lunedì 9 settembre 2013

Risotto con Casera DOP e Bresaola

Il Casera DOP e la bresaola sono due prodotti tipici della Valtellina, una zona ai confini con la Svizzera alla quale sono molto legata. Mi riprometto di parlarvi quanto prima di questi due prodotti e del bitto in maniera più approfondita, per il momento vi illustro questa ricetta che nella sua semplicità è veramente molto saporita. La cosa più importante è l qualità degli ingredienti, che da soli "fanno" il piatto.

risotto casera e bresaola2

 

Tempo: 30 minuti

Ingredienti:

320 gr di riso (avevo solo riso integrale, ma per i risotti secondo me va meglio il carnaroli)
150 gr di Formaggio casera DOP stagionato
100 gr di bresaola tagliata non troppo finemente
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Olio Extravergine di Oliva
1 spicchio di aglio (o un pezzetto di scalogno tritato)
Brodo vegetale caldo qb
Sale

Preparazione:

Fate imbiondire lo spicchio di aglio in un tegame con un filo di olio (o fate appassire lo scalogno tritato), togliete l'aglio prima di versare il riso.

Aggiungete il riso, fatelo tostare e sfumate con il vino.

Portate il riso a cottura, aggiungendo il brodo caldo poco alla volta. Se usate il riso carnaroli ci vorranno circa 18 minuti (dipende da quanto al dente vi piace), se invece usate il riso integrale il tempo aumenta notevolmente: dai 40 ai 50 minuti.

Un minuto prima che il risotto sia pronto aggiungete il casera tagliato a dadini, mantecate bene in modo che il formaggio si sciolga e per ultimo, fuori dal fuoco, aggiungete la bresaola tagliata a julienne o a quadretti.

Servite subito e buon appetito!

Nota: non ho aggiunto parmigiano perchè, secondo me, il sapore del casera merita di essere gustato in purezza, nulla vieta che voi lo aggiungiate se lo gradite.

 

 

giovedì 5 settembre 2013

Pomodori al gratin (o gratinati)

E dopo un bel po' di silenzio rieccomi con una ricetta che ha come ingrediente principale i pomodori, d'altronde questa è la stagione giusta per assaporare pomodori che hanno un sapore più intenso, soprattutto se,come i miei, sono dell'orto (del vicino), cresciuti e maturati in modo completamente naturale.

Come per tutte le ricette anche per quella dei pomodori al gratin (o gratinati) ce ne sono svariate versioni: questa è quella di mamma e per me è la più buona in assoluto.

E’ ottima per utilizzare i pomodori diventati troppo maturi, per presentare un contorno gustoso con pochissimi ingredienti e in poco temo: In mezz’ora si prepara un contorno che si abbina a molte pietanze, ma che può anche essere un antipastino sfiziso.

Pomodori al gratinTempo: 30 minuti

Ingredienti:
Non indico le dosi precise, dipende da quanto sono grandi i pomodori e dai gusti personali.
Pomodori maturi
Pane grattato
Parmigiano grattugiato
Prezzemolo
Sale
Olio extravergine di oliva

Preparazione:
Accedete il forno a 180° e iniziate a preparare i pomodori al gratin.

Lavate i pomodori, tagliateli a metà orizzontalmente, svuotateli dai semi e metteteli in un colpasta capovolti a perdere l’acqua in eccesso.

Nel frattempo tritate il prezzemolo, mettetelo in una ciotola con il pangrattato e il parmigiano (io utilizzo pangrattato e parmigiano in parti uguali) e mescolateli bene.

Prendete una teglia da forno, rivestitela con della carta forno, appoggiate i pomodori con la parte vuota verso l’alto e salateli leggermente.

Riempiteli con il composto di parmigiano, pangrattato e prezzemolo, aggiungete un filo di olio evo emette inforno già caldo per circa 20 minuti o fino a che si sarà formata una bella gratinatura.

Lasciate intiepidire i pomodori al gratin e servite.

Buon Appetito!

Pomodori al gratin 2

venerdì 9 agosto 2013

Panettone d'Estate

Panettone d'Estate?! Certamente i puristi storceranno il naso, ma per gli amanti del panettone l'occasione è golosa. L'iniziativa, promossa dal Gastronauta Davide Paolini alcuni anni fa,  prende sempre più piede con l'apporto sempre più creativo di Chef e pasticcerie che per l'occasione sfornano panettoni in piena estate, preparandone versioni davvero fantasiose, utilizzando frutta, spezie o erbe aromatiche e alleggerendone i grassi.
La "Collezione 2013" annovera produttori artigianli di tutto rispetto che hanno presentato il 25 luglio a Eats Food Store a Milano le loro creazioni: si va dal panettone con le olive a quello con cioccolato e peperoncino, per passare poi a quello ai  fichi secchi allo zibibbo, a  quello al limone, alle prugne e pere, panettone pesche e basilico, alle  albicocche, all’ananas. Insomma ce n'è per tutti i gusti!

L'iniziativa è ricca di eventi che si terranno in tutta la penisola dal 25 luglio al 24 agosto con degustazioni del Panettone estivo.

Questi sono i link dove potete più informazioni:

Panettone tutto l'anno , il sito dedicato all'iniziativa, dove potete trovare tutti gli appuntamenti e indicazioni su dove omperare il Panettone ad Agosto;
Sull'onda del Panettone d'Estate , articolo sul sito di Davide Paolini

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(Foto tratta dal sito Panettone tutto l'Anno)

Dal canto mio mi sono limitata ad una semplice rivisitazione del classico panettone, facendolo diventare un semifreddo, d'altronde lo sapete bene: non sono una cuoca e tantomeno una Chef :D

Questa è la "ricetta" che ho preparato l'anno scorso a ferragosto. Le foto le ho da qualche parte (è passato solo un anno :D ), appena le ritrovo le metto.

Tempo: 15 minuti + il raffreddamento:

Ingredienti:

qualche fetta di panettone
caffè ristretto amaro qb
gelato stracciatella (quello con i pezzetti di cioccolato) o alla crema o quello che volete, purchè sia un gusto che ci sta bene con il caffè (altrimenti cambiate bagna :) )
Cioccolato fuso

Preparazione:

Preparate il caffè e lasciatelo raffreddare.

Nel frattempo tagliate a fette il panettone, tenendo presente le dimensioni dello stampo da plumcake che andrete a utilizzare.

Foderate con carta forno ben strizzata uno stampo da plumcake: in questo modo sarà più semplice togliere dallo stampo il semifreddo.

Bagnate le fette di panettone con il caffè: secondo me è meglio lasciarlo amaro perchè il panettone è già piuttosto dolce e  il gelato pure, per cui un po' di contrasto ci sta bene. E' anche vero che il caffè lo bevo comunque amaro, per cui seguite i vostri gusti :).
Il panettone assorbe il liquido molto in fretta, per cui passatele velocemente nel caffè e mettetele subito nello stampo le fette. Eventualmente se vi sembra troppo asciutto, prima di passare alla fase successiva, spennellate il panettone con altro caffè.

Sopra il primo strato di panettone formate ora un generoso strato di gelato, proseguite poi con un altro strato di panettone e ancora gelato.

Quando lo stampo sarà riempito copritelo con della pellicola e mettetelo in freezer per qualche ora.

Toglietelo dal congelatore  10 minuti prima di servirlo in modo che il panettone imbevuto di caffè non sia troppo ghiacciato.

Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato con un po' di panna in un pentolino a fuoco basso.

Tagliate a fette il vostro semifreddo panettone d'estate e servitelo con il cioccolato fuso.

Buone Vacanze!

 

martedì 30 luglio 2013

Insalata di Pasta Fredda Pantesca

L'insalata di pasta fredda in estate a casa mia è un must: si prepara in fretta, si sporca poco, se ne possono fare mille versioni, sazia e con l'aggiunta di un piatto di verdura si ha tutto quel che serve per un'alimentazione bilanciata (più o meno, dipende da cosa ci si mette :) ). Per questa versione mi sono ispirata all'insalata di riso pantesca di Lisa Biondi che ho trovato in un libricino sulle insalate di parecchi anni fa.

insalata di pasta fredda pantesca

Tempo: 40 minuti

Ingredienti:

350 gr di pasta corta (ho usato i fusilli)
200 gr di tonno sott'olio sbriciolato, ma non troppo
8-10 acciughe sott'olio (se non vi piacciono molto anche meno)
10-12 pomodorini ciliegino
3-4 cucchiai di olive taggiasche sott'olio
3 falde di peperoni sottoaceto o altri sottaceti
1 cucchiaio di capperi
Olio di oliva extravergine qb

Preparazione:

Mettete sul fuoco l'acqua per la pasta e, quando bolle, salatela, versate la pasta e portate a cottura i fusilli.

Nel frattempo in un'ampia ciotola mettete tutti gli ingredienti:
il tonno sbriciolato;
le acciughe spezzettate;
i pomodori tagliati a pezzetti e i sottoceti;
le olive e i capperi.

Mescolate il tutto e lasciate insaporire.

Non appena la pasta è cotta scolatela e passatela velocemente sotto l'acqua fredda per fermarne la cottura.
Scolatela bene, versatela nella ciotola con gli altri ingrediente, mescolate e lasciate insaporire un decina di minuti, aggiungendo dell'olio extravergine di oliva secondo i vostri gusti.

Se preparate la pasta in anticipo aggiungete l'olio solo poco prima di servire, altrimenti la pasta lo assorbirà tutto e risulterà asciutta. Ovviamente poi potrete aggiungerne ancora, ma l'apporto calorico aumenterà :D

Come al solito le dosi degli ingredienti sono indicative: potete aumentarle o diminuirle a seconda dei vostri gusti, così come potete togliere qualcosa che non vi piace.

La nota caratterizzante di questo piatto secondo me è data dalle acciughe, per cui quelle non le eliminerei totalmente.

Buon Appetito!

venerdì 26 luglio 2013

Polpette di Ricotta e Tonno

Le polpette mettono d'accordo tutti e si possono fare in mille modi. Oggi le propongo in versione con ricotta e tonno, con l'aggiunta di un po' di zucchine e carote e del sesamo nell'impanatura. Si possono gustare calde, ma sono ottime anche tiepide o fredde, accompagnate da un'insalata. E si possono preparare in anticipo così al momento di cenare è sufficiente preparare la tavola e accomodarsi a mangiare tutti insieme :)20130709-135054.jpg

Tempo: 45 minuti

Ingredienti:

400 gr di tonno sottolio sgocciolato
400 gr di ricotta
1 carota
1 zucchina
2-3 uova
1 pizzico di miscela di spezie (io insaporitore Ariosto)
Impan pronta Ariosto
Pangrattato
1 cucchiaio di semi di sesamo
Sale e pepe qb
Olio per friggere

Preparazione:

In una ciotola mettete la ricotta passata al setaccio, il tonno sbriciolato, la miscela di spezie, le uova (uno o due, dipende dalla grandezza) e mescolate.
Aggiungete poi la carota e la zucchina grattugiate grossolanamente e mescolate di nuovo.
A questo punto regolate di sale e pepe secondo i vostri gusti e aggiungete il pangrattato necessario per dare all'impasto la consistenza giusta per poter formare le polpette.
Mescolate il cucchiaio di sesamo con Impan Ariosto e passateci le polpette in modo che siano ben impanate. Se non avete l'impanatura pronta potete usare il classico sistema di passare le polpette prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato
A queto punto non vi resta che friggerle, facendo attenzione che non diventino troppo scure, e  servirle.
Buon Appetito!

 

 

giovedì 11 luglio 2013

Cipolle di Tropea al Forno

Devo doppiamente ringraziare Adele per questa ricetta: 1) perchè la ricetta me l'ha data lei; 2) perche mi ha mandato le vere cipolle di Tropea e vi garantisco che non sono come quelle che trovo qui.
Non potete immaginare il profumo che sprigionano dopo neanche 5 minuti che sono in forno e la dolcezza che hanno!
Questo piatto è perfetto come piatto unico, servito tiepido, ma un po' meno ricco di donno è anche un ottimo contorno.
Se poi togliete del tutto il tonno va bene anche per i vgetariani. La prossima volta voglio provare a mettere del formaggio al posto del tonno, vediamo come viene.

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Tempo: 40 minuti

Ingredienti:
non metto le dosi, ci regola un po' a gusto personale

Cipolle di Tropea
Pomodorini pachino o ciliegino
Tonno (ho usato quello sott'olio)
Olive (ho usato le taggiasche sott'olio)
Basilico
Sale
Pepe
Olio extravergine di Oliva

Preparazione:

Per prima cosa accendete il forno a 180°.

Nel frattempo pulite e affettate sottilmente le cipolle di Tropea e mettetele in una pirofila.

Lavate e ascigate i pomodorini, tagliateli a metà, spremeteli delicatamente per togliere i semini e il liquido in eccesso e adagiateli sopra le cipolle affettate.

Aggiungete anche il tonno sbriciolato, le olive e abbondante basilico spezzettato.

Salate e pepate secondo il vostro gusto, aggiungete un filo di olio e mettete in forno a 180° per 30 minuti.

Sfornate, lasciate intiepidire e servite.

Buon Appetito!

 

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lunedì 8 luglio 2013

Aspic con Frutti di Bosco e Gelatina al Moscato d'Asti

Oggi un post speciale: con un pizzico di orgoglio (ognitanto un po' non guasta) vi comunico che sono stata tra le 25 foodblogger che hanno avuto il privilegio di ricevere una bottiglia di Moscato d'Asti con cui elaborare una ricetta, dolce o salata, nell'ambito del contest indetto per la promozione e la valorizzazione dei prodotti e del territorio del Moscato d'Asti, con il patrocinio dell'Enoteca Regionale Colline del Moscato di Mango. Nel sito potete trovare molte informazioni sul Moscato d'Asti, il Re Dolce, ed essere aggiornati sulle varie iniziative che costelleranno l'estate.
Ma veniamo a noi. Quando una decina di giorni fa, dopo qualche traversia, mi è finalmente arrivata la bottiglia di Moscato d'Asti nella mia mente erano passate decine di idee per realizzare la ricetta, oltre ad atrettante varianti, ma la scelta era ancora lontana.
Ma è bastato assaggiare un goccio di Moscato d'Asti per arrivare alla decisione finale: Aspic con frutti di bosco e gelatina al Moscato d'Asti. Il gusto leggermente acidulo dei frutti di bosco ben si sposa con il dolce del moscato in un delicato equilibrio di contrasti.
Per la gelatina ho usato il Moscato d'Asti in purezza, senza aggiunta di zucchero o sciroppo: secondo me ha un punto di dolcezza così equilibrato che andare ad edulcorarlo ulteriormente lo avrebbe reso troppo stucchevole.
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Tempo: 30 minuti (più raffreddamento finale, circa 5/6 ore)

Ingredienti:

500 ml di Moscato d'Asti + 1/2 bicchiere
400 gr di frutti di bosco
12 gr di gelatina

Preparazione:

Mettete la gelatina ad ammorbidire in un ciotola con acqua fredda per una decina di minuti.

Lavate e asciugate delicatamete i frutti di bosco e metteteli in un'altra ciotolina con il mezzo bicchiere di moscato per una decina di minuti.

Mettete in un pentolino il moscato fatelo scaldare per un paio di minuti, togliete dal fuoco e fate sciogliere la gelatina che avrete ben strizzato.

Sgoccilate bene i frutti di bosco e teneteli da parte

In 4 stampini mettete sul fondo mezzo centimetro delle gelatina al moscato d'Asti che avrete fatto intiepidire, riponeteli per un paio di minuti in freezer (non di più altrimenti la gelatina ghiaccia e non va bene), estreteli e adagiate uno strato di frutti di bosco.

Coprite il primo strato con altra gelatina e ripetete l'operazione fino a riempire gli stampini, terminando con uno strato di gelatina.

Riponete gli stampini in frigo pr 5/6 ore finche la gelatina al moscato sarà ben rassodata.

Al momento di servire, per estrarre facilmenti gli aspic dagli stampini, immergete questi ultimi per 20 secondi in acqua calda e rovesciateli in un piatto. Decorate gli aspic con qualche frutto di bosco, magari brinato come ho fatto io.

aspic ai frutti

Con questa ricetta partecipo alla raccolta nell'ambito del progetto Moscato d'Asti il Re Dolce

Enoteca Regionale Mango

martedì 25 giugno 2013

Coppette di Ricotta, Ananas e Fragole

Eccomi, sono tornata!!! E da dove?, direte voi.
Effettivamente non sono andata da nessuna parte, o meglio, non così a lungo, sono stata via solo un paio di giorni.
La verità è che non avevo voglia di scrivere e nemmeno tanto di cucinare, per cui mi sono presa questo mese sabbatico.
E comunque questo blog non è altro che il mio piccolo quaderno virtuale di appunti di ricette e, ogni tanto, di chiacchere in libertà.
Ma torniamo a bomba: oggi ricettina semplice e fresca, che con il tempo che non si capisce cosa voglia fare tanta voglia di cose impegnative non ce l'ho.
Una coppetta per quei momenti di voglia di qualcosa di buono, cercando nel contempo di non appesantirsi (in tutti i sensi).
Con queste dovi ne ho preparate due, per essere un dessert sono abbondanti, vanno bene per una merenda o per chiudere un pasto leggere.

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Tempo: 15 minuti (più riposo in frigo)

Ingredienti:

250 gr di ricotta (quella morbida, molto cremosa)
2 cucchiai scarsi di zucchero (o quanto vi suggerisce il vostro gusto)
2 fette di ananas al naturale in scatola (il succo si servirà per inzuppare i biscotti)
7/8 fragole
4 savoiardi

Se preferite usare ananas fresco tagliatelo a pezzetti e mettetelo per almeno mezz'ora in una ciotola con un po' di zucchero e poco limone in modo che si formi un po' di sughetto.

Preparazione:

Bagnare i savoiardi con il succo di ananas e metterli nel fondo della coppetta, spezzandoli circa a metà.

In una ciotola lavorate bene la ricotta con lo zucchero, fino a renderla una crema soffice. Se la ricotta è troppo asciutta potete aggiungere un cucchiaio di mascarpone o di panna (meglio se montata). Potete anche fare metà dose di ricotta e metà di panna montata, certo sarà un po' più calorico, ma anche più goloso :)

Quando la ricotta è ridotta a crema mettetene una parte nelle coppette, sopra ai savoiardi, aggiungete poi l'ananas e le fragole tagliate a pezzetti.

Ricoprite con un altro strato di ricotta e frutta a cubetti e, se volete, sbriciolate sopra un savoiardi per decorare.

Tenete in frigorifero fino al momento diconsumare.

Veloce, fresco e sano, un dessert da mangiare senza sensi di colpa :)

 

Nota: se volete potete usare altri tipi di frutta: pesche, albicocche, melone... per fortuna in estate la scelta non manca!

 

 

 

mercoledì 22 maggio 2013

Plumcake con Banane e Cioccolato

Plumcake con banane: non lo avevo mai preparato, ma visto che c'erano delle banane un po' troppo mature da mangiare "nature"  mi sono messa alla ricerca e ho trovato questa ricetta di Lili Madeleine. Un po' l'ho modificata per adattarla a quello che avevo, il risultato è stato davvero ottimo. Le foto non sono un granchè, prima lo abbiamo mangiato e solo i "resti" sono stati fotografati. Inoltre volevo che venisse un po' variegato, per questo non avevo mescolato perfettamente dopo aver messo la crema di nocciole, ma la variegtura si è persa per strada (o forse è meglio dire in forno).

plumcake banane e cioccolato

Tempo: 90 minuti

Ingredienti:

250 gr di farina 00
150 gr di miele
140 gr di burro (mica potevo lasciarne lì 25 gr :) )
3 uova (erano piccole)
380 gr di banane sbucciate (4 banane non molto grandi)
150 gr di gocce di cioccolato fondente
3 cucchiai di crema alla nocciola Pariani (tanto per farci mancare niente)
1 bustina di lievito per dolci (se usate la farina autolievitante non serve)

Preparazione:

In una capiente ciotola mettete il burro e il miele e lavorateli fino ad ottenere una crema.

A parte sbattete le uova e aggiungetele alla composto di burro e miele.

Sbucciate e schiacciate le banane in un piatto e aggiungete anch'esse al composto, mettete anche i tre cucchiai di crema alla nocciola e mescolate.

Setacciate la farina con il lievito e unitela al composto preparato.

Infine aggiungete anche le gocce di cioccolato  e mescolate bene il tutto.

Versate il composto in uno stampo da plumcake precedentemente imburrato e spolverato con farina (operazione non necessaria se utilizzate uno stampo in silicone) e mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 50 minuti.

Fate la "prova stecchino" per verificare la cottura, sfornate e lasciate raffreddare.

plumcake banane e cioccolato

 

 

 

lunedì 20 maggio 2013

Insalata di Pasta con Verdure Marinate

L'insalata di pasta con verdure marinate è un fresco e saporito piatto estivo, ma servito tiepido va bene anche in altre stagioni. La ricetta l'ho trovata in un libricino di parecchi anni fa di Lisa Biondi sulle insalate e mi è subito piaciuta.

Insalata di pasta con verdure marinate

Tempo: 30 minuti (+ la marinatura, almeno 3-4 ore)

Ingredienti:

350 gr di fusilli integrali
1 peperone (rosso o giallo)
2 pomodori maturi e sodi
3-4 zucchine piccole
Il succo di mezzo limone
Un pizzicone di origano
Olio Extra Vergine di Oliva di ottima qualità
Sale e pepe qb

Preparazione:

Lavate e asciugate il peperone e le zucchine, lavate anche i pomodori e svuotateli dai semi.

Tagliate tutte le verdure a cubetti piccoli (brunoise), mettetele in una ciotola, conditele con l'origano, il sale, il pepe, aggiungete il succo di limone e abbondante olio evo.

Mescolate bene, coprite con la pellicola e lasciatele marinare in frigorifero per almeno 3-4 ore in modo che si insaporiscano bene.

Cuocete i fusilli integrali (o altra pasta, meglio se corta) in abbondante acqua salata, scolateli e fateli raffreddare in un'ampia citola.

Aggiungete le verdure marinate, mescolate e lasciate insaporire 10-15 minuti, giusto il tempo di preparare la tavola.

La ricetta è molto semplice, per la riuscita è molto importante usare ingredienti freschi e di ottima qualità.

 

Con questa ricetta partecipo alla raccolta de La Cucina della Capra

100% Vegetal Monday

lunedì 13 maggio 2013

Tofu Stufato con Verdure

Il tofu, questo sconosciuto (o quasi), almeno per me! Questa è la prima preparazione in assoluto che faccio utilizzando il tofu, neanche da dire che l'occasione per tale sperimentazione è la raccolta 100% Vegetal Monday de La cucina della Capra. Sul tofu ho sentito pareri molto discordanti: chi dice che è versatile, perchè ha un gusto neutro; chi dice cha sa da pvc... Certo il mio non è un parere sul quale si possa fare grande affidamento, ma posso dire che non sa da pvc (anche se ammetto di non aver mai mangiato pvc :D ), il gusto è effettivamente neutro e la consistenza mi ricorda quella di un formaggio fresco rotondo che si può cuocere o mangiare crudo (Linea, non so se lo conoscete). La preparazione è veloce, e questo per me è un fondamentale punto a favore :)

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Tempo: 30 minuti

Ingredienti (per 2 persone):

300 gr di tofu naturale
3/4 carote medie
2 cipollotti
un pizzicone di erbe aromatiche o spezie a vostro piacere (io ho utilizzato una miscela di curry per verdure di Orodorienthe)
Olio evo
Sale qb

Preparazione:

In un tegame mettete a scaldare un filo di olio evo, aggiungete i cipollotti lavati e tagliati a rondelle e fate appassire per due minuti.

Pulite e affettate le carote, aggiungetele ai cipollotti e fate cuocere per qualche minuto.

Nel frattempo tagliate a cubetti il tofu, versatelo nel tegame con le carote e i cipollotti, aggiungete le spezie o le erbe aromatiche  e lasciate cuocere per circa 15 minuti.

Se si dovesse asciugare troppo versate un goccino di acqua.

Aggiustate di sale secondo i vostri gusti e servite.

Buon appetito!

Questa ricetta partecipa alla raccolta de La Cucina della Capra

100% Vegetal Monday

 

 

 

 

 

Vi ricordate dei merli che hanno fatto il nido sul mio balcone? I piccoli sono nati il 1° Maggio, sono cresciuti (uno poverino non ce l'ha fatta) e ormai sono quasi pronti per spiccare il volo.
Tra qualche giorno posterò le foto della loro crescita in questi giorni :)

 

 

 

 

 

 

 

giovedì 9 maggio 2013

Melanzane Ripiene ... con un trucco

Le melanzane ripiene sono un buonissimo contorno, se ben farcito possono anche essere un piatto unico.
Con un unico difetto: ci vuole abbastanza tempo per cuocerle al forno. Così, presa sempre dai tempi risicati che mi ritrovo, ho provato ad accorciarli con uno stratagemma. A dire il vero non ero molto convinta che la cosa potesse funzionare, ma devo dire che il risultato non è stato niente male ed ha sorpreso pure me.

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Tempo: 45 minuti

Ingredienti:
Per le dosi si va un po' a occhio, dipende dal tipo di melanzana, da quanto sono polpose e "acquose" ecc ecc. Certo le melanzane di adesso non sono quelle di luglio/agosto ...

2 Melanzane grosse
5/6 Cucchiai di Parmigiano grattugiato
100 gr (circa) di Cubetti di formaggio (asiago, mozzarella, quello che c'è in frigo insomma :) )
Qualche fettina di scamorza affumicata
Pane grattato qb
1 spicchio di aglio e/o cipolla (dipende dai gusti)
1 uovo
Un ciuffo di prezzemolo tritato
Olio evo
Sale e pepe qb

Preparazione:

Lavate e asciugate le melanzane e tagliate a metà per il senso della lunghezza. Io non faccio la procedura di metterle con il sale per togliere l'amaro, a me piacciono così e non le trovo amare di natura. Chi è abituato a prepararle ovviamente è meglio che lo faccia.

Svuotatele dalla polpa con un coltello o con lo scavino (uso quello per fare a palline la frutta), lasciando circa mezzo cm di spessore e tritatela grossolanamente.

Scaldate un filino di olio (poco, perchè pare che le melanzane lo assorbano, ma poi te lo rendono :) ) con uno spicchio di aglio o la cipolla tritata finemente e versate la polpa di melanzana e il prezzemolo tritati. Fate cuocere per qualche minuto (5/10 minuti dipende dalla melanzana e da quanto grossolanamente l'avete tritata).

Lassciate intiepidire (se trasferite il tutto in una ciotola si raffredda prima) e aggiungete gli altri ingredienti:formaggio a cubetti, l'uovo, il parmigiano grattugiato e il pangrattato fino a ottenere un composto non troppo morbido. Regolate di sale e pepe secondo i vostri gusti.

Salate leggermente l'interno delle melanzane e riempitele con il composto preparato.

In un tegame (se ne avete usato uno ampio per cuocere la polpa potete utilizzare quello, così ci si risparmia il lavaggio di una pentola) mettete ancora un filino di olio, scaldatelo leggermente e adagiate le mezze melanzane ripiene.

Copritele aggiungendo se necessario un po' di acqua e cuocete per una decina di minuti.

Togliete il coperchio, adagiate le fettine di scamorza affumicata, fatele sciogliere e portate a cottura.

Nota: se volete potete arricchire il ripieno con del prosciutto cotto o con quello che la fantasia vi suggerisce

martedì 23 aprile 2013

Primavera e nuove vite in arrivo

Oggi niente ricetta (lo so, è da un po' che non sono molto costante), ma in compenso tante foto!
Voglio farvi vedere la bella sorpresa che ho avuto ieri sera tornata a casa dal lavoro, alzando la veneziana del terrazzo.
Nel vaso dove tengo le piante aromatiche, tra salvia ed erba cipollina, ho trovato mamma merla che cova le sue uova.
Mi ha commosso vedere questa scricciola pennuta che, senza temere pioggia e freddo (già, nonostante sia praticamente fine aprile) tiene al caldo la sua covata in attesa che i suoi piccoli nascano.
A raccontarvela tutta devo dire che qualche giorno fa ho trovato nello stesso punto un fascetto di erbe avvolto su ste stesso, come quando si avolge la lana per farne un gomitolo.
L'ho guardato e riguardato, ma l'unica cosa plausibile che mi è venuta in mente è che i vicini avessero pulito dalle erbacce i loro vasi, le avessero gettato e si fossero "arenate" sul mio vaso.
Come potete immaginare la cosa mi ha  leggermente indispettita, ma io non sono attaccabrighe, per cui ho preso l'arba e l'ho gettata tra i rifiuti riciclabili.
Mai e poi mai avrei immaginato che mamma merla avese potuto scegliere il mio vaso di erbe aromatiche per fare il suo nido! Siamo circondati da alberi e cespugli!
Per fortuna che è stata tenace e al secondo tentativo l'impresa è andata a buon fine.
Adesso aspetto con trepidazione la schiusa delle uova per vedere i nuovi nati :)

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