giovedì 31 gennaio 2013

Ti svelo un segreto...

Di solito sono restia a partecipare a qusto tipo di post, ma ad invitarmi è stata Lia: sa perfettamente come la penso e ho l'impressione che abbia colto al balzo il mio "se avete domande chiedete pure" di qualche giorno fa :D

Le regole da seguire sono:

  1. Elencare 11 cose che mi riguardano

  2. Rispondere alle 11 domande rivolte da “La disoccupazione ingegna” e “Acqua e Limone”

  3. Rispondere alle 11 domande rivolte dalla persona che ti ha nominato

  4. Scrivere 11 domande per le persone che nominerò a mia volta

  5. Invitare a mia volta altre 11 persone, di cui apprezzo il blog (su questo so già che non sarò così brava).


Come vedete di domande ce ne sono tante, non è detto che risponderò a tutte e non è detto che arrivi a passare il testimone ad altri 11 blog: anche se è un gioco, un minimo di serietà e correttezza ci vuole.

11 cose che mi riguardano:

  1. non mi piace il caldo, ma nemmeno il freddo: la mia stagione ideale sarebbe "quella di mezzo", se esistesse ancora;

  2. la mia unica vera passione sono i libri: posso passare 8/10 ore a leggere di fila, senza stancarmi (pause tecniche escluse );

  3. a differenza di Lia non ho il pollice verde: la mia filosofia è: se una pianta vuol vivere, vive; altrimenti si suicida indipendentemente dalle attenzioni che le puoi prestare;

  4. ho una indole eremitica: so che l'uomo è un animale sociale, ma sto bene anche da sola, anzi, spesso sto meglio da sola;

  5. sono disordinata: nella prossima vita voglio fare la principessa consorte, così a certe incombenze provvedono altri :) ;

  6. non amo per niente l'attività fisica: mai piaciuto fare sport, doverlo fare è come una condanna ai lavori forzati;

  7. mi piace la montagna, ma non la neve;

  8. sono tollerante, ma non accondiscendente;

  9. sono anche molto paziente (magari non tutti sono d'accordo);

  10. e quando la pazienza finisce non odio nessuno, semplicemente quel qualcuno mi diventa indifferente;

  11. cucino volentieri, per le persone che amo e che apprezzano (e non è detto che le cose vadano per forza a braccetto), raramente cucino per me se sono da sola;


le 11 domande scelte da “La disoccupazione ingegna”:

Perché hai aperto il blog?
Sono stata contagiata dall'entusiasmo delle "vecchie blogger", mi son detta "Ma sì, proviamoci" ed ora eccomi qui

Tramonto o alba?
Decisamente tramonto, si adatta di più alla mia indole solitaria.

Se potessi toglierti uno sfizio, quale sarebbe? 
Ci dovrei pensare, non me ne viene in mente nessuno

Libro preferito?
Ne ho più di uno, il primo che mi viene in mente è "Il nome della Rosa"

Qual’è il personaggio dei cartoni animati che hai amato alla follia quando eri piccolo? 
Dire amato alla follia è eccessivo, forse quelli che preferivo erano i cartoni di Hanna & Barbera.

Toglietemi tutto ma non...
Tralasciando tutto quello che fa parte dei diritti naturali dell'uomo, non toglietemi Martino (il mio bassotto) e i libri.

Sei blog dipendente?
Assolutamente no, anzi: forsi dovrei curarlo un po' di più.


Campeggio o hotel?
Hotel, e più comodo è meglio è :D

Da piccolo volevi diventare
Pilota di aerei militari. Credo di non averlo mai detto a nessuno, a quell'epoca le donne non erano ammesse nei corpi militari. La seconda scelta (quella ufficiale) era giornalista

Da grande vuoi diventare
Sono già grande :D

Se potessi cambiare qualcosa cosa cambieresti?
Vorrei diventare più alta, più magra e più abbronzata (ovviamente il tutto senza far fatica). E' possibile? :D

 

le 11 domande scelte da “Acqua e limone”:

Qual’è l’origine del titolo del tuo blog?
Sintetizza il mio percorso (ancora in divenire) come persona che cucina: ho cominciato perchè ci si deve sfamare e via via sto migliorando

Il nomignolo più buffo che tu abbia mai ricevuto?
Non ho mai avuto nomignoli, a mia memoria. Forse è per questo che praticmante nemmeno ne dò. (a parte a Martino)

Ti piace la banana?
Si, ma non acerba nè troppo matura

Anche quella americana? 
Non lo so, non l'ho mai mangiata

Bevi il caffè dopo mangiato? 
Raramente, più che altro in compagnia che reale piacere

Scarpe da ginnastica o eleganti? 
Una via di mezzo no?? C'è una scarpa per ogni occasione...e per ogni umore.

Dove sei andato in vacanza l’anno scorso? 
In montagna, come sempre.

Qual è il tuo colore preferito?
Vale un po' lo stesso discorso delle scarpe. Mi piacciono un po' tutti, ma poi ci sono colori che non indosserei. In genere comunque tutti i colori pastello

Vorresti provare l’ebbrezza del paracadute?
Perchè no? 

Accetteresti un appuntamento al buio? 
Di primo acchito direi di no, ma ormai ho imparato che non bisogna dare niente per certo. Per cui mai dire mai...

Confessa: cosa ti spaventa di più?
No lo so.

Ora le domande di Lia:

qual è la cosa che ti rilassa di più fare?
Leggere (ma forse si era gia capito :) )

quando e chi ti ha insegnato a cucinare?
Soprattutto libri, riviste, schede... come ho detto ho imparato quando ho dovuto


cosa pensi quando cucini?
A quello che preparo, se piacerà, se potrei apportare delle modifiche, e ai cavoli miei :D

a chi ti piacerebbe preparar un pranzo?
Mi è sufficiente preparare per le persone per cui cucino abitualmente

qual è lo spirito con cui vivi il blog? Cos’è per te il tuo blog?
E' un posto dove, se mi impegno, riesco a fare ordine almeno tra le mie ricette, un angolino dove anche chi è alle prime armi può trovare un'idea su cosa mettere nl piatto senza ammattire troppo.


con chi passeresti intere giornate a chiacchierare senza mai stancarti?
Chiaccherare io magari no, sono molto più brava ad ascoltare.

estroversa o introversa?
Introversa

il gusto in assoluto che preferisci.
Uffa, anche qui mi tocca dire non lo so. A categorie preferisco il salato al dolce

qual è il tuo tea preferito, nero, bianco, rosso, verde, speziato?
Tutti

l’alimento a cui non potresti mai dir di no.
Posso dire di no a qualsiasi alimento. Casomai è la persona che me lo offre a cui non so dire di no :)

qual è il posto in cui vorresti essere in questo istante?
In un luogo solitario con un libro e Martino accocolato vicino

E finalmente le domande le faccio io!

Qual è il piatto che  più ti rappresenta?
Che cosa non manca mai nella tua valigia quando ti sposti?
Qual è il piatto più elaborato che hai preparato?
Dimmi tre dei tuoi pregi
E uno dei tuoi difetti
A scuola eri più "secchiona" o più Pierino la peste?
Blog: mondo anche reale o solo virtuale?
Qual è il tuo comfort food per antonomasia?
Cosa non deve mancare alla tua colazione ideale?
Qual è l'elettrodomestico che in cucina ti aiuta di più?
Se cerchi una ricetta cosa preferisci consultare? (web, libri, riviste...)

E ora i blog che apprezzo e a cui passo il testimone: non sentitevi obbligati a partecipare, continuerò a volervi bene lo stesso :D

Valentina di A Spasso per Ingredienti
Donatella di DadaLab
Ornella di Un po' di me tra un caffè e l'altro
Susanna di Lo Scrigno delle Bontà
Cristina di Kitchen Cri
Marta di Martolina in Cucina
Alma di Il Ristorante della Mamma
Benedetta di Fashion Flavors
Cinzia de Il Ricettario di Cinzia

 martino

Scommetto che avete già capito chi è lui: è Martino, il mio adorato bassotto!

 

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martedì 29 gennaio 2013

Cardi al Latte

I cardi sono una verdura che a me piace molto, sanno un po' da carciofo,ma con un gusto meno deciso e leggermente amarognolo.Purtroppo hanno un piccolo difetto: sono "rognosi" da pulire, ci vuole tempo per togliere tutti i filamenti e le parti dure. Ma perchè le cose buone non sono anche veloci da preparare? Non dico la cottura, mi basta la fase preparatoria!

Cardi al Latte

Tempo: 90 minuti (abbondanti), contate circa un'ora per la cottura, il resto per pulirli

Ingredienti:

1 Kg di cardi
1 litro di latte
50 gr di burro
1 ciuffo di prezzemolo
Sale qb

1 limone e un po' di aceto per acidulare l'acqua

Preparazione:

Armatevi di pazienza e pulite bene i cardi: togliete la radice, le foglie, i filamenti e la parte legnosa. Tagliateli a pezzi di circa 10 cm di lunghezza e, man mano che sono puliti, metteteli in una ciotola con acqua acidulata con limone e aceto. Questo accorgimento è necessario per evitare che i cardi si anneriscano, come succede per i carciofi.

Mettete sul fuoco una capiente pentola con l'acqua, portatela ad ebollizione e versate i cardi sgocciolati. Fateli cuocere per circa mezz'ora, poi scolateli e teneteli da parte.

In una pentola fate sciogliere il burro, quando comincia a spumeggiare aggiungete i cardi, salate secondo il vostro gusto e lasciate insaporire qualche minuto.

Coprite con il latte e, quando giunge a ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate cuocere a fuoco dolce finchè il latte non sarà ben consumato, formando una cremina. Ogni tanto controllate la cottura dei cardi (basterà pungerli con una forchetta per sentirne la morbidezza) e, se non dovessero essere abbastanza morbidi, aggiungete ancora un po' di latte.

A fine cottura aggiungete un ciuffo di prezzemolo tritato e servite (questa volta mi sono ritrovata senza, per cui non l'ho messo)

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Lia Sapori Dimenticati

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sabato 26 gennaio 2013

Food Blogger?

 

Oggi niente ricetta, solo un momento di riflessione.

Vorrei condividere con voi il post di Timo & Maggiorana Non sono una food blogger.

Mi sento di condividere parecchio di quello che dice Ale (solo che io cucino per necessità e non sono brava come lei :D). Recentemente sono stata accusata di essere presuntuosa (e anche molto altro). In realtà credo che in campo culinario ben pochi siano meno presuntuosi di me: non disdegno nulla, dalla pasta con la bottarga agli hamburger di Mc Donald (e devo dire che, a parte la salubrità, a volte sono molto più consolatori!); se ci sono scorciatoie in cucina le prendo tutte (da usare tutte le caccavelle immaginabili per semplificarmi le cose a prendere le verdure già pulite che prepara il fruttivendolo, come i fondi di carciofo); non faccio impiattamenti coregrafici....

Che dire: l'invidia e la presunzione sono gran brutte bestie...

Ne approfitto per invitarvi a rileggere il  mio post per il primo anno di blog, Cose da Blogger,  sperando di farvi sorridere, e per augurarvi un buon week end.

 

P.S: Magari in futuro (prossimo?) vi parlerò un po' più di me, così da fugare eventuali altri dubbi e/o curiosità. Anzi, se c'è qualcosa che volete sapere, che non sia di natura strettamente personale e privata, chiedete pure :)

 

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venerdì 25 gennaio 2013

Il Topinambur



 

Oggi voglio parlarvi del topinamburun alimento che ho conosciuto e cominciato ad utilizzare da poco, grazie ad Ale.

Dal punto di vista nutrizionale è un alimento molto ricco di fibre,  vitamine, sali minerali ed oligoelementi, quali magnesio, potassio, ferro, fosforo, rame e selenio, E' ricco anche di inulina, una particolare fibra altamente idrosolubile che aiuta a garantire una sufficiente presenza di carboidrati nel sangue, indipendentemente dal livello di insulina: per questo è il suo consumo è indicato ai soggetti diabetici e a chi ha necessità di tenere sotto controllo il livello di glicemia.

Il topinambur nell'aspetto somiglia a una patata bitorzoluta dalla polpa bianca e soda e il suo utilizzo in cucina è piuttosto versatile. E' reperibile per buona parte dell'anno, dalla fine di  agosto, nella varietà precoce, fino ad aprile nella varietà Bordeaux.

Quando si acquista il topinambur bisogna prestare attenzione ad alcune semplici caratteristiche: innanzitutto deve essere maturo al punto giusto, pertanto deve essere sodo, non deve essere raggrinzito e  la buccia deve essere integra, senza alcuna macchia o ammaccatura. Inoltre è meglio scegliere dei tuberi non molto grandi, avendo cura di evitare i topinambur con germogli. Prima di utilizzarlo bisogna lavarlo mlto bene, eliminando tutta la terra accumulata sulla buccia, oppure si può sbucciare con un pelapatate.

Il topinambur è come la patata, una volta sbucciato annerisce facilmente: per evitarlo è sufficiente immergerlo in acqua con limone e aceto.

Passiamo ora all'uso in cucina. Il topinambur ha un gusto particolare, ricorda quello del carciofo, ma molto più delicato. Si può utilizzare crudo, tagliato finemente e condito come una semplice insalata con olio, sale e pepe. Oppure può essere semplicemente lessato o cotto a vapore. Altre preparazioni un po' più "eleborate", se cosi vogliamo dire, sono la vellutata, il risotto o stufato in padella. In generale può comunque essere utilizzato in tutte quelle preparazioni che prevedono l'uso della patata, tenendo presente che, a differenza di qusta, può essere utilizzato anche crudo.

Topinambur


 

Indovinate chi mi ha dato questa bellissima foto del topinambur? Si, sempre lei Ale :)

Grazie Ale!

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giovedì 24 gennaio 2013

Pasta al Forno

Pasta al forno  velocissima, per gli amanti di questo tipo di pietanza. Una pratica alternativa al classico piatto di pasta: in poco tempo e con pochi ingredienti fa la sua bella figura, anche con eventuali ospiti improvvisati. Si presta, inoltre. ad essere personalizzato secondo i propri gusti e con mille varianti.

Pasta al Forno

Tempo: 45 minuti

Ingredienti: (per 6 persone)

500 gr di pasta formato ziti
500 ml di besciamella (per la ricetta ved. qui, dimezzando le dosi
Burro qb
Abbondante parmigiano grattugiato o grana
Sale

Preparazione:

Lessate la pasta in abbondante acqua salata tenendola ben al dente.

Nel frattempo accendete il forno e portatelo a 200° di temperatura e preparate la besciamella. Appena pronta aggiungete il parmigiano (tenetene da parte un po' da spargere sulla pasta al forno per gratinarla) e mescolate bene.

Quando la pasta è cotta scolatela,  mettetela in una ciotola e conditela bene con la besciamella arricchita con il parmigiano.

Versatela poi in una pirofila da forno, spolverate con altro parmigiato, aggiungete qualche fiocchetto di burro e infornatela finchè sarà ben gratinata.

Una volta formata la crosticina toglietela dal forno e lasciatela riposare qualche minuto prima di servirla.

Consiglio: se volete rendere la vostra pasta al forno ancora più saporita potete aggiungere nella besciamella altri tipi di formaggio, ad esempio gorgonzola o emmenthal, e farli sciogliere.
Se preferite che la pasta sia croccante usate una teglia larga, in modo che lo strato di pasta sia basso; se volete una pasta al forno più morbida fate uno strato più alto e magari abbondate di più con la besciamella.

 

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lunedì 21 gennaio 2013

Vellutata di Topinambur

I topinambur mi hanno sempre incuriosito, ma non li avevo mai presi: dalle mie parti non sono un ingrediente molto utilizzato e il fatto che siano così bitorzoluti e non semplicissimi da pulire non aveva stimolato la mia buona volontà. Quando Ale mi ha preparato questa vellutata sono rimasta così entusiasta che ho deciso di replicarla a casa mia (più o meno). Devo anche dire che, scegliendo i topinambur meno bitorzoluti, diventa anche meno ostico pulirli. E comunque ne vale decisamente la pena.

Vellutata di Topinambur

 

Tempo: 90 minuti

Ingredienti:

1 Kg di topinambur
1 Patata media
Mezza cipolla
Olio Extravergine  di Oliva qb
Sale qb
Crostini a piacere

Preparazione:

Pulite e tagliate a tocchetti i topinambur: lo scarto sarà parecchio, soprattutto se sono tanto bitorzoluti e non avete pazienza :)

Pulite anche la patata e tagliate anche questa a tocchetti, più o meno della dimenzione di quelli dei topinambur.

In una pentola mettete un filo di olio evo e la cipolla tritata e fatela appassire.

Aggiungete i topinambur e la patata a tocchetti, coprite di acqua, salate secondo i vostri gusti e lasciate cuocere a fuoco basso per circa un'ora.

Quando i topinambur saranno cotti (punzecchiateli per sapere se sono pronti) passate il tutto al passaverdure o,  più semplicemente, frullate con il mixer a immersione, rendendo la vellutata omogenea. Se necessario aggiustate di sale.

Se la vellutata vi sembra troppo liquidi rimettente sul fuoco e lasciate asciugare fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Servite ben caldo con dei crostini.

La versione originale la trovate qui: la sua è una versione molto più raffinata della mia, che è decisamente più rustica :)

Qualche notizia sui topinambur la trovate qui.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Lia - Sapori Dimenticati

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venerdì 11 gennaio 2013

Caserecce con Sugo ai Funghi e Salsiccia

Caserecce con funghi e salsiccia: non una ricetta proprio leggera, anzi decisamente il contrario, ma che gratifica il palato. D'altronde a casa non ci siamo strafogati di cibi ipercalorici durante le feste, per cui un peccatuccio ci può stare.

caserecce con funghi e salsiccia

Tempo: 30 minuti

Ingredienti:

  • Gr 350 di pasta formato caserecce

  • Gr 500 di funghi (ho usato quelli surgelati, vista la stagione)

  • 2 salsicce

  • 1 confezione di panna

  • 1 spicchio di aglio

  • 1 ciuffo di prezzemolo

  • Parmigiano grattugiato

  • Olio evo

  • Sale e pepe qb


Preparazione:

In un saltapasta (o tegame ampio nel quale poi potete mettere la pasta condire) mettete le salsicce sbriciolate e fatele ben rosolare. Quando sono pronte toglietele dal tegame e tenetele da parte.

Aggiungete, nella stessa padella, un filo di olio evo con uno spicchio di aglio, appena è caldo mettete i funghi e lasciateli cuocere, aggiungendo il prezzemolo tritato e aggiustando di sale e pepe secondo i vostri gusti.

Quando i funghi sono cotti aggiungete la panna.

Nel frattempo avrete provveduto a cuocere la pasta, appena pronta scolatela e versatela nel saltapasta con la il sugo ai funghi, aggiungete la salsiccia rosolata che avete tenuto da parte, mescolate per ben amalgamare il tutto e servite con una spolverata di parmigiano a piacere.

Buon appetito!

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martedì 8 gennaio 2013

Muffins Salati alle Zucchine

I muffins salati alle zucchine son molto semplici da fare e veloci. Sono ottimi in un buffett, con l'aperitivo o come antipastini, accompagnati da del prosciutto crudo o altro affettato. Ho utilizzato gli stampini da minimuffins, quelli da circa 5 cm di diametro: con queste dosi me ne sono usciti 24.

Muffins salati alle zucchine

Tempo: 40 minuti

Ingredienti:

  • 2 zucchine medie

  • gr 220 di farina 00

  • gr 100 di parmiginao grattugiato

  • 3 uova

  • 100 ml di olio di demi

  • 100 ml di latte

  • mezza bustina di lievito (niente se usate la farina autolievitante)

  • Sale e pepe qb


Preparazione:

Lavate e tagliate a julienne le zucchine: io utilizzo un specie di pelapatate che le fa a striscioline sottilissime, in questo modo non serve cuocerle prima. Altrimenti passatele in padella con un po' di olio e cipolla tritata finemente e fatele ammorbidire.

Prendete una ciotola e radunate tutti gli ingredienti liquidi: latte, olio, uova e miscelate bene, regolando di sale e pepe.

In un'altra ciotola radunate e mescolate gli ingredienti solidi: farina, lievito e parmigiano.

Unite poi poi gli ingredienti solidi a quelli liquidi, aggiungendo anche le zucchine (che avrete lasciato intiepidire se le avete cotte) e mescolando il tutto: non serve che l'impasto sia perfettamente omogeneo.

Mettete il composto negli stampini imburrati (non serve se usatiquelli in silicone) servendovi di un cucchiaio, riempiendoli per 2/3, infornateli in forno già caldo a 180° per 15/20 minuti circa (dipende se li avete fatti più o meno grandi) e comunque controllate la cottura e regolatevi con il vostro forno.

Quando sono cotti sfonateli, toglieteli dagli stampini e servite tiepidi o freddi.

 

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